Uno dei problemi più comuni, soprattutto tra chi lavora nel settore olistico o nel coaching, è la fissazione per le frasi chiave. “Come avere più fiducia in se stessi.” “Come trovare la tua forza interiore.” “Come superare le difficoltà.” Sono ovunque: nei siti, nei post sui social, negli articoli dei blog. Ma diciamoci la verità: non funzionano. Non attirano attenzione, non colpiscono, non ispirano. Sono vuote. Usate da chiunque, in modo così abusato da essere diventate rumore di fondo.
Cosa sono gli “spaccacati di vita” e perché sono così potenti
Cos’è uno spaccato di vita?
Uno spaccato di vita è un racconto breve e concreto di un evento o una situazione reale. Può essere una tua esperienza personale, una storia di un cliente o un episodio osservato nella vita quotidiana. Non è astratto, non è generico: è specifico, fatto di dettagli che permettono a chi legge o ascolta di immergersi in quella scena, di visualizzarla e di provare empatia.
Perché è una tecnica potente?
Gli spaccati di vita funzionano perché creano connessione. Le persone si riconoscono nelle storie vere, nei momenti imperfetti e nei dettagli quotidiani. Ecco perché sono così efficaci:
- Empatia immediata: Chi ascolta pensa: “Questo sono io!”
- Concretezza: Mostrano come fare qualcosa, invece di limitarsi a dire che si può fare.
- Memorabilità: Una storia ben raccontata rimane impressa molto più a lungo di un concetto generico.
- Autenticità: Dimostrano che hai vissuto (o osservato) davvero quella situazione, aumentando la tua credibilità.
Uno spaccato di vita trasforma un’idea astratta in un messaggio tangibile, coinvolgente e potente.
Quando un cliente cerca risposte, non vuole leggere l’ennesima frase generica. Non gli interessa una teoria astratta o un elenco di buoni propositi. Vuole sapere come si fa davvero. Vuole esempi concreti, spaccati di vita, storie in cui riconoscersi. Perché le persone non cercano solo risposte, cercano connessioni. Vogliono leggere qualcosa che li faccia pensare: “Ehi, questo sono io. Questo è esattamente il mio problema.”
Ed è qui che casca l’asino. Perché, parliamoci chiaro, come fai a proporti come esperto di crescita personale, di fiducia in se stessi, di trasformazione, se non riesci a raccontare un caso specifico? Se non riesci a fare mente locale e offrire un esempio concreto di quella fiducia in azione? È come vendere una promessa senza una prova.
Immagina di parlare a un cliente che vuole più fiducia in se stesso. Hai due opzioni. La prima è dirgli che deve credere di più nelle sue capacità, che deve uscire dalla sua zona di comfort, che deve smettere di temere il giudizio degli altri. Tutto giusto, ma tutto terribilmente vago.
La seconda è raccontargli di Claudia. Claudia è una tua cliente che, per sei mesi, si è nascosta in fondo alla sala durante ogni riunione del gruppo di genitori della scuola. Non parlava mai, si sentiva fuori posto, con il terrore di dire qualcosa di sbagliato e di essere giudicata. Ma un giorno, si è trovata a dover spiegare agli insegnanti perché sua figlia aveva bisogno di un supporto specifico in classe. Non poteva delegare quella responsabilità. In quell’incontro, con la voce che le tremava, ha iniziato parlando lentamente, guardando solo il tavolo davanti a sé. E poi, un passo alla volta, ha trovato le parole. Alla fine, non solo ha spiegato il problema con chiarezza, ma ha anche proposto soluzioni, sentendosi per la prima volta ascoltata e valorizzata. Da quel giorno, Claudia ha capito che le sue paure erano più grandi della realtà e ha iniziato a parlare anche in altri contesti. Vedi la differenza? Uno è un concetto teorico. L’altro è una scena, un momento che racconta un percorso, qualcosa che dice: “Se ce l’ha fatta lei, posso farcela anch’io.”
Perché i clienti vogliono storie, non teorie
Le storie fanno la differenza perché creano empatia. Non stai solo dicendo al tuo pubblico cosa fare, gli stai mostrando che è possibile. È come tirare su il sipario e dire: “Guarda, questo è quello che potrebbe succedere anche a te.” Le frasi chiave sono vuote perché non lasciano nulla. Ma se vuoi davvero fare la differenza, devi offrire qualcosa di più.
Racconta i successi (e i fallimenti) tuoi e dei tuoi clienti. Mostra il percorso, i tentativi, gli ostacoli, le vittorie. La gente non vuole sentirsi dire che “può avere più fiducia in se stessa.” Vuole sapere come, e soprattutto, vuole sapere che qualcuno c’è riuscito.
Non sei lì per impressionare, ma per connetterti
E poi c’è un’altra cosa. Quando ti limiti alle frasi generiche, sembra che tu voglia impressionare il pubblico con la tua conoscenza. Ma il punto non è mostrare quanto sei bravo. È dimostrare che puoi aiutare. E non c’è modo migliore per farlo che con casi reali, esperienze vere, spaccati di vita che facciano sentire chi ti legge meno solo, più compreso.
Quindi, la prossima volta che stai scrivendo o parlando di un tema importante, dimentica per un momento le frasi chiave. Fai mente locale. Ripensa a un momento, un caso, una storia che puoi raccontare. Non deve essere perfetta, deve essere vera. Ed è questo che farà la differenza.
Se non sai da dove partire, posso aiutarti.
Se, leggendo queste righe, hai sentito il desiderio di esprimere meglio ciò che hai dentro, ma senti di non sapere da dove partire, voglio dirti una cosa: non sei solo. Molti professionisti, soprattutto coach, counselor e operatori olistici, vivono questa difficoltà. Hanno un mondo intero di idee, valori e passioni, ma spesso faticano a trasformarli in parole chiare e coerenti.
Ed è proprio per questo che ho creato il mio Percorso di Creazione del Messaggio Autentico. Questo corso è pensato per aiutarti a tirare fuori quel messaggio pilastro che rappresenta la tua missione e attorno al quale far girare tutta la tua attività. Non si tratta solo di scrivere bene, ma di connetterti profondamente con ciò che vuoi trasmettere e, soprattutto, con le persone che vuoi aiutare.
Che tu stia cercando di strutturare i tuoi pensieri, trovare il tuo stile unico o creare contenuti autentici che ispirino gli altri, questo percorso ti guiderà passo dopo passo.
Se ti interessa saperne di più, scrivimi o contattami: sarò felice di aiutarti a dare voce alla tua unicità. Perché un messaggio autentico non è solo un contenuto: è un ponte che connette il tuo cuore a quello degli altri.
trovi qui il link per il percorso: https://marcomunich.com/creazione-messaggio-autentico/