C’è un grande fraintendimento per ciò che riguarda i contenuti Social.
Si pensa infatti sempre che questi debbano essere il tramite per qualcosa che si vuole ottenere.
Nel mio lavoro mi capita di vedere a questo proposito:
- Clienti che vogliono avere il proprio sito, senza avere pubblicato prima dei contenuti
- Clienti che hanno dei profili social, ma non ci hanno ancora scritto niente
- Clienti che pensano al marketing e al funnel, ma ugualmente non hanno pubblicato nessun tipo di contenuto
Ci sono infine, persone che addirittura vogliono fare cose di alto profilo come interviste o organizzare eventi, senza però aver pubblicato niente di loro. Il risultato è che il pubblico non sa niente di loro (cosa pensano, di cosa parlano, ecc…).
L’importante è pubblicare
Questo è un grandissimo errore. Non importa se non hai un business, la cosa che devi fare è pubblicare contenuti. Attraverso la pubblicazione noi andiamo infatti a mostrare la nostra “firma energetica”.
Dentro la firma energetica c’è tutto:
- Il nostro modo di fare
- Il nostro bagaglio di esperienze
- La nostra capacità di spiegare un determinato argomento
Tutto questo si riassume in un insieme che, quando viene percepito all’esterno dalle persone, fa dire loro “Questo mi piace / non mi piace / lo ignoro”.
Mi verrebbe quindi da dire che si tende a mettere davanti il mezzo e i contenuti vengono proprio messi in secondo piano. Il punto è che questi non sono “un tramite per” ma la prima cosa che invece dovresti fare.
Il contenuto è perciò la cosa che fa sì che il mezzo lavori bene. Ti faccio un esempio. Il sito internet può essere bellissimo, avere una grafica perfetta e una customer journey (il percorso che l’utente fa per arrivare da un punto x fino all’effettiva vendita del tuo prodotto o servizio).
Tuttavia, tutto ciò che hai fatto per il tuo sito a livello strutturale non serve a niente se mancano quei contenuti che servono a far vedere al potenziale cliente un suo problema da un’ottica differente.
I contenuti sono talmente importanti che il sito passa in secondo piano. Ḕ insomma un mero contenitore dei contenuti. In altre parole: è meglio avere tanti contenuti e ad un certo punto decidere di raccoglierli all’interno di un sito, piuttosto che avere un sito e chiedersi “Ora cosa ci scrivo?”.
Un passo indietro
All’inizio dell’attività anch’io avevo fatto lo stesso errore di pensare fosse più importante tutto il resto rispetto ai contenuti, perciò ti invito a fare lo stesso “passo indietro” che ho fatto io rispetto a quello che stai facendo.
Se in questo momento stai iniziando la tua attività, non sai come fare o ti senti bloccato perché qualcosa non funziona, ti basta guardare quello che manca. A questo proposito ti invito anche a dare un’occhiata ai miei contenuti gratuiti, perché potrebbero essere un ottimo spunto per passare all’azione.
Mi piacerebbe quindi darti una sorta di sveglia per convincerti ad iniziare a pubblicare contenuti, senza stare a pensare se sono perfetti oppure no.
La cosa importante è quindi semplicemente guardare di cosa stanno parlando le persone e iniziare a dire la tua opinione su ciò che sta accadendo. Non è necessario che tu scriva un’opera d’arte, perché quello che ti sto suggerendo non è una creatività di tipo classico in cui c’è un foglio bianco e tu devi per forza scrivere qualcosa.
Ti consiglio piuttosto di partire da quello che ti sta intorno e di prendere ispirazione da questo. Puoi ad esempio ispirarti ad una persona che tu pensi stia andando in una direzione che pensi sia corretta. Puoi addirittura parlare di questa ipotetica persona e spiegare perché ritieni stia facendo bene a fare quello che fa.
In alternativa, potresti persino spiegare che questa persona sta facendo determinate scelte e il motivo per cui tu non sei d’accordo. Cerca quindi di portare al pubblico un tuo contenuto che faccia sì che le persone si facciano un’idea di te.
In conclusione:
Ovviamente, qualsiasi blocco che non ti permette di fare nessuna azione, ha una natura di tipo personale. Se tu non stai facendo niente, è quindi fondamentale per prima cosa che tu ti chieda se l’attività che stai facendo è davvero quello che vuoi fare.
Mi rivolgo soprattutto a chi lavora nel campo della relazione dell’aiuto e non stanno comunicando esternamente (in parole povere: non ci stanno mettendo la faccia).
Sono certo che se tu hai una determinata personalità, o una narrativa tale per cui sei sicuro che non ti servano i contenuti, e i risultati ti danno ragione, allora fai bene a continuare per questa strada.
Se però una anche solo una minima parte di te sente che tutto questo è in realtà una scusa per non metterci la faccia, allora è arrivato il momento giusto per cominciare a fare delle azioni.
Spero di esserti stato utile; se l’argomento ti interessa e senti di voler iniziare un percorso con me, contattami pure in privato, sarò felice di aiutarti.
A presto!