Ogni anno mi appunto le cose che vengono fuori facendo consulenze, e ogni volta ne vengono fuori nuovi argomenti, e quindi nuove situazioni utili sia a livello lavorativo che umano.
Quest’anno ho imparato tre cose riguardo ai contenuti e vorrei raccontartele nel dettaglio:
1- La maggior parte dei coach non sa nemmeno che il problema è nella poca continuità dei contenuti
Di solito mi capita che i clienti durante la consulenza introduttiva mi chiedano cosa devono pubblicare. Ora, tralasciando che se ti poni questa domanda sei già in uno spazio sbagliato, questa domanda presuppone che da un contenuto ci si aspetti un risultato.
In realtà non è così, perché è nella continuità, nel continuare a rimarcare gli argomenti e vederli da diverse angolazioni che i risultati poi arrivano. In questo modo possiamo infatti sviluppare sempre di più i contenuti e portarli a diventare qualcosa di qualità.
2- La quantità crea la qualità
Conseguenza diretta del punto sopra, è che la qualità può essere definita tale solo dopo che hai continuato a rivedere lo stesso argomento, hai anche sbagliato su quell’argomento. Gli errori sono infatti molto importanti dal punto di vista formativo per arrivare ad avere la qualità.
Questa è quindi proporzionale al numero di contenuti che abbiamo creato o comunque al numero di azioni che abbiamo fatto in generale.
3- Le persone non percepiscono il quadro completo di tutti i tuoi contenuti
Di solito si pensa che il contenuto debba spiegare tutto quanto il nostro lavoro. In realtà ognuno di noi arriva da un angolo diverso e vede anche l’argomento da una prospettiva diversa. Tu sei quindi convinto che tutti vedano una cosa nello stesso modo, ma in realtà non è così.
Nel mio lavoro ad esempio penso che ci siano delle cose che le persone vedano di me, e che io non riesca a vedere. Questo succede non perché io sia stupido, semplicemente perché il punto di vista delle persone è talmente variegato che crea questa diversificazione costante.
Le persone perciò non percepiscono il quadro totale e, quando tu crei dei contenuti, non ti devi sforzare a fornire tutta la spiegazione. Ti consiglio invece di adattarti al fatto che serve del tempo per le persone per lavorare con te, e non è qualcosa che si crea subito dal primo contenuto (potrebbe accadere, ma nella maggior parte dei casi non succede.
In conclusione:
A volte servono anche trenta-quaranta contenuti o anche di più perché i tuoi clienti capiscano che sei la persona giusta per loro oppure no. Potrebbero infatti voler continuare a lavorare con te, oppure giungere anche alla conclusione che tu hai parlato di un determinato argomento in una maniera che a loro non piace e quindi smettano di seguirti.
Spero come sempre di esserti stato di aiuto. Se hai voglia di approfondire l’argomento non esitare a contattarmi, sarò felice di risponderti.
A presto!